Invasione di Massimo Gardella esplora un mondo paradossale dove la salute universale sconvolge l’ordine e la morale. Tra safari in Kenya, lockdown a Milano e confini svizzeri, i protagonisti si confrontano con una realtà mutata, dove animali ribelli e dischi verdi sospesi nel cielo aprono a riflessioni sulla natura umana. Un romanzo accattivante che alterna visionarietà a introspezione, con un tocco di McCarthy e un finale epico che illumina la miseria umana.
Come si può ribaltare l’universale massima “basta la salute”? Impossibile farlo, a meno di non cercare il paradosso, l’antinomia, mirando a cercare qualcos’altro. Ma non è proprio questo che la filosofia e la letteratura dovrebbero fare? Non dovrebbero “mirare oltre l’uomo” per raggiungere l’uomo, come diceva il buon Husserl? In effetti sì, per poi scoprire che il paradosso magari era più vicino di quello che pensassimo. Massimo Gardella riesce con il suo nuovo libro, Invasione edito da Delos Digital, a trasportarci dentro il paradosso per poi riportarci alla realtà un po’ più nudi di prima, un po’ più atterriti. Grazie ad una scrittura accurata e all’editing prezioso di Maurizio Cometto, il libro di Massimo Gardella risulta infatti un piacevole paradosso con cui accompagnarci per riflettere sulla natura umana.
Un viaggio tra infinite latitudini
Invasione ci introduce ad un’umanità che riceve in dono la guarigione da ogni malattia, un’eterna cuccagna, apparentemente. Non lo si scopre subito, prima ci si addentra all’interno di questo mondo parallelo che l’autore crea con sapienza ed eleganza. Ci troviamo in Kenya sulla Jeep di una guida Masai che conduce un gruppo di turisti italiani nella Savana per vivere appieno lo spirito del Safari. Tutto procede per il meglio quando un attacco inaspettato di leopardi scatena paura per alcuni particolari inquietanti. Il massacro ad opera dei felini infatti risparmierà solo la turista incinta. Dal Kenya ci spostiamo a Milano per seguire Vito, ragazzo sbandato con una madre rinchiusa in una RSA e la difficoltà di capire quello strano lockdown dovuto all’improvvisa guarigione da ogni dolore dell’umanità. Ancora, ci spostiamo al confine della Svizzera dove Loris maledice tutti gli eventi indecifrabili che stanno colpendo l’umanità e che comunque gli hanno causato la perdita del lavoro, in una vita già miserevole.
Si incrociano piano i personaggi di Invasione, in un continuo zoomare fra latitudini differenti del pianeta, mentre si intuisce che qualcosa di più grande, più in alto sta succedendo. Sono dei dischi verdi che rimangono sospesi nei cieli di tutto il mondo, che insieme ad una salute generalizzata hanno portato alcuni cambiamenti nell’ordine del mondo difficili da interpretare. Gli animali per esempio nel mondo di Invasione sembrano aver acquisito una ragione morale, per cui attaccano chi li perseguita e sono capaci di gestire delle vere e proprie rivolte. Invasione è accattivante sin dalle prime pagine dove addirittura si respira un’aria leggera, prima di addentrarsi nell’incubo e nell’inquietudine. Qui sta buona parte dell’ottima capacità di costruzione di Massimo Gardella, che sa bene come alternare momenti di descrizione che ci rendono vicini protagonisti e vicende, a momenti di pura visionarietà in pieno stile fantascienza, anche se si respira a volte un’atmosfera che ricorda alcune opere di McCarthy.
Romanzo e scienza
L’approccio scientifico e tecnico invece avvicina il lavoro di Gardella agli scritti di Paolo Pecere, creando un’embrionale scena italiana che sarebbe bello si potesse allargare. Colpiscono molto i ribaltamenti di paradigma di cui è costellato il libro, come quando per esempio Vito nell’Alzheimer della madre vede la possibilità di ripresentarsi a lei come il figlioletto prediletto prima che la vita lo trasformasse in un cattivo ragazzo. Ancora troviamo Loris che della salute piovuta dal cielo non sa che farsene, ma che nel contempo racimola qualche moneta grazie ad un vecchio amico salvato sulla via della cirrosi epatica.
Anche le ambientazioni dei personaggi colpiscono, luoghi forse conosciuti dall’autore, ma che in ogni caso risultano concreti e riconoscibili al lettore, permettendo un’immedesimazione maggiore nel romanzo. Il libro si chiude con il capitolo intitolato Amen che rimane una piacevole scoperta all’interno di un libro ottimo. Scritto da una voce onnisciente, esterna, che racconta alcuni pezzi biografici della propria vita e alcuni momenti di raccordo nelle vicende narrate nelle pagine precedenti. Amen è un capitolo con un registro epico e con una scrittura accurata che impreziosisce ulteriormente il percorso di Invasione. È con l’ultimo capitolo che cogliamo (se prima non ci fossimo riusciti) la perfetta metafora di Gardella che ci porta appena fuori dalla nostra realtà, per mostrarci la miseria umana con ancora più chiarezza.
Dettagli
Autore: Massimo Gardella
Editore:Delos Digital
EAN:9788825426588