Il tempo del tamburo

“Il tempo del tamburo”, l’appassionante storia al femminile di Sabina Moretti

“Il tempo del tamburo” di Sabina Moretti è un romanzo ambientato in epoca preistorica, alla fine del mesolitico, nei pressi del monte Urartu, l’attuale Ararat; il neolitico con i suoi cambiamenti è ormai alle porte, e le varie tribù iniziano a fare i conti con delle radicali trasformazioni sociali. L’autrice contestualizza il periodo storico in cui si svolge il suo racconto con meticolosità, mostrandoci la vita semplice e costantemente rischiosa di questi gruppi, che scorreva lenta e in accordo con i ritmi della natura.

Nonostante ci siano diversi personaggi maschili che avranno un ruolo importante nella vicenda, possiamo definire questo romanzo una storia al femminile, in quanto si riflette sul ruolo della donna a cavallo tra il mesolitico e il neolitico, che è stato probabilmente più ampio e significativo rispetto a quello che la storiografia ci ha raccontato. Nel prologo di questa appassionante opera incontriamo l’intensa protagonista: Hay è una bambina con un occhio verde e uno blu, con i capelli rossi e la pelle molto chiara; nessuno è come lei nella sua tribù, e neanche in quelle vicine. Condannata ad essere sacrificata allo Spirito Guida per la sua “pericolosa” diversità, viene salvata da uno sciamano straniero, Gnu degli Akbi, che ha visto la ragazzina in sogno sotto le spoglie di un’aquila bianca, e ha compreso la sua eccezionalità. Hay viene quindi condotta presso la tribù degli Akbi, dove cresce sotto la protezione di Gnu che, una volta cresciuta, la inizierà ai misteri sciamanici. La vita non è semplice neanche lì all’inizio, perché i suoi colori la rendono invisa ai più superstiziosi: Hay passa molto tempo da sola e in principio dorme accucciata in mezzo ai cani; tutto quel tempo per sé la spinge però a stabilire un intimo contatto con la natura, che la porta a sentire le energie delle piante e degli altri elementi. Nello stesso periodo comincia a “viaggiare”, anche se ne è ancora inconsapevole: ha delle premonizioni e dei sogni rivelatori, confermando la convinzione di Gnu che il suo destino sia di diventare non solo il prossimo sciamano della tribù ma anche il Nat, «l’avvoltoio bianco che nidifica in alto». Sabina Moretti ci narra della crescita della sua protagonista tra dolori e ostacoli, soddisfazioni e conquiste, mentre ci conduce nella rivoluzione neolitica e ci mostra com’era la vita a quei tempi, com’erano i rapporti umani e come si stavano evolvendo, e soprattutto qual era il peso delle donne all’interno delle tribù.

Genere: Narrativa storica

Pagine: 297

Prezzo: 12,48 €

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