Due amici e un segreto inconfessabile nel nuovo libro di Leonidas Michelis

Leonidas Michelis, greco di origine ma che da anni vive in Italia, nel suo nuovo romanzo “La distanza dei giorni” conduce il lettore in una storia appassionante in cui l’amicizia, quella vera, dona il coraggio di affrontare ogni sfida della vita.

Zissis è un giovane ingegnere greco che, arrivato in Italia ancora ragazzo, ha studiato e lavorato nel nostro Paese costruendosi la sua vita. Sente forte il legame con la sua terra di origine ma nello stesso tempo è orgoglioso di aver ottenuto la cittadinanza italiana.

“Nel passaporto italiano ricevuto dopo avere giurato di ‘essere fedele alla Repubblica, di osservare la Costituzione e rispettare le leggi dello Stato’, Zissis vedeva l’attestazione di una accresciuta ricchezza culturale, e non solo, che esibiva con fierezza. La stessa con la quale esibiva anche le proprie origini” spiega Leonidas Michelis nelle prime pagine del suo libro.

“Era stato all’uscita dalla sala del giuramento, sita nel piano terra del palazzo del Comune, che Zissis aveva conosciuto Cristino” prosegue l’autore. È uno skipper argentino di origini italiane che si è trasferito nel nostro Paese dopo la caduta di Peron.

Tra i due nasce una grande amicizia favorita dalla comune passione per il mare. “Cristino se n’era andato da questo mondo qualche tempo dopo, e Zissis aveva sperato che con lui si sarebbe cancellato dalla memoria anche quanto l’amico gli aveva confidato l’ultima notte a Diaplo, uno degli isolotti disabitati dell’arcipelago, mentre gli altri due compagni di viaggio erano stati vinti dal sonno, giunto repentino assieme alla brezza timida dello zefiro che lambiva la sabbia ancora calda dal fuoco acceso” racconta Leonidas Michelis.  

Zissis si era chiesto se non fosse il caso di condividere quel segreto con Norma, la compagna di Cristino. É proprio lei a contattarlo poco tempo dopo per dirgli che Cristino gli aveva lasciato qualcosa e che ci teneva molto che lui l’avesse: una borsa che lo skipper portava sempre con sé. “Diventò quasi da subito compagna fedele anche sua, dalle dimensioni giuste per tutti i suoi spostamenti. E poi il solo fatto di tenerla in mano segnava un altrove e una transitorietà, sensazioni all’epoca a lui molto care” scrive l’autore.

In una tasca segreta che scopre per caso, Zissis trova un vecchio manifesto della metropolitana di Londra del 1933. “Nel retro del manifesto era tracciata a matita una specie di stella a cinque punte, irregolare, inscritta in un cerchio. Ricordava un simbolo magico o anche un amuleto, il pentacolo, che Zissis aveva avuto, in passato, occasione di vedere più volte. Osservandola meglio si distinguevano a tratti dei numeri negli spazi esterni tra le punte, e delle lettere segnate in piccolo sopra le punte della stella stessa. All’interno degli angoli di quelle punte i numeri dall’uno al cinque erano scritti in corsivo, non in modo progressivo, in una successione che sembrava a caso” racconta Michelis. Sul bordo destro del foglio vi è la scritta “Per Zissis, lui sa il perché” e una data.

È così che inizia il viaggio del protagonista: “La data era quella del ritorno dalla gita all’arcipelago della isole Diapontie quando, alle prime ore della notte di quel giorno, Cristino lo coinvolse in qualcosa che lui non avrebbe mai voluto conoscere”.

Casa Editrice: Edizioni Milella

Genere: Narrativa contemporanea

Pagine: 144

Prezzo: 14,00 €

Contatti

www.edizionimilella.it

https://edizionimilella.it/product/la-distanza-dei-giorni/

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