La relazioni dei periti è categoriaca, i due non sono in grado di occuparsi in maniera sana del loro bimbo, sono del tutto privi di capacità genitoriale.
Alexander Boettcher e Martina Levato non avrebbero la “capacità genitoriale” per crescere ed accudire il bimbo partorito più di nove mesi fa dalla giovane, condannata nei due processi sulle aggressioni con l’acido, così come il suo ormai ex amante. Lo avrebbero messo nero su bianco con una relazione ‘tranchant’, stando ad indiscrezioni, la neuropsichiatra Cecilia Ragaini e la psichiatra Simona Taccani, i due periti nominati dal Tribunale per i minorenni di Milano che dovrà decidere sul destino del piccolo. Anche i nonni del bambino, tra l’altro, secondo i consulenti dei giudici, non avrebbero la “capacità accuditiva”.
I due psichiatri erano stati incaricati, lo scorso 9 novembre, dal Tribunale per i minorenni di effettuare una “consulenza tecnica d’ufficio” su profili “psico-diagnostici” per stabilire l’eventuale capacità “genitoriale” di Boettcher e Levato e per valutare se i loro genitori avessero o meno la capacità “accuditiva”. Una decisione presa dai giudici nell’ambito del procedimento di adottabilità del bimbo, temporaneamente collocato in una ‘casa famiglia’ lontano dal capoluogo lombardo, e dopo che i servizi sociali del Comune di Milano avevano depositato una loro relazione sul nucleo familiare e chiesto più tempo per fare valutazioni.
Dopo le visite in carcere in questi mesi, i due periti hanno trasmesso oggi ai consulenti di parte (nominati dal legale di Martina, Laura Cossar, e da quello di Alex, Valeria Barbanti) una ‘bozza’ di relazione nella quale, da quanto si è saputo, le valutazioni sulle capacità genitoriali dei due giovani sarebbero negative anche alla luce dei fatti gravi da loro commessi, delle loro devianze sessuali e dell’entità delle pene che sono state loro inflitte (per Martina 12 anni in appello per il caso Barbini e 16 anni in primo grado per le altre aggressioni; per Alex 14 anni in appello per l’aggressione ai danni di Barbini e 23 anni per gli altri blitz).