MotoGP 2015 GP Indianapolis, pagelle allo zafferano in diretta da casa mia

A Indianapolis Jorge Lorenzo e Marc Marquez fanno il bello e cattivo tempo, con il secondo che vince d’autorità  certificando un ritorno alla competitività che mette ulteriore pepe a un campionato già difficile da decifrare. Dietro di loro Valentino Rossi, chiamato ossessivamente alla rimonta dalla truppa Sky fin dalla gara delle Moto3

Il meteo americano, a quanto pare, cicca tanto quello italiano. A Milano per domenica sera davano pioggia esattamente come a Indianapolis davano pioggia per la MotoGP e io, per festeggiare la frescura dell’imminente acquazzone estivo avevo messo a menù un fumante risotto giallo. Purtroppo, l’acquazzone non è arrivato e mangiare risotto giallo bevendoci sopra un chianti dei colli senesi, con in casa circa 40°, mi ha provocato allucinazioni che si sono ripercosse sulla sensatezza di questo pezzo. Parentesi culinaria a parte, la gara è stata di quelle interessanti, se non altro per il doppio duello che ha visto contrapposti Lorenzo e Marquez dal Pianeta Marte e Rossi e Pedrosa dal pianeta Terra. Lo spagnolo numero 93 ci mette un’inedita intelligenza tattica sfiancando Lorenzo fino a pochi giri dalla fine, per poi passarlo con relativa tranquillità. Rossi e Pedrosa se la giocano per tutta la gara e alla fine l’italiano fa valere la maggiore voglia e il maggior bisogno di punti rispetto al piccolo Puffo ispanico. Io, invece, sto ancora cercando di digerire il risotto che, per inciso, non era giallo bensì arancione, forse per via del troppo zafferano utilizzato, quindi, senza indugi: via con le pagelle.

Marc Marquez 9,5 – Vederlo vincere mi rassicura se non altro perché sono sei gare che vengo sfanculato da Agafan in merito alle mie squallide doti predittive. Per la seconda volta non segue il suo istinto suicida e sta zitto e buono dietro alle chiappe di Lorenzo fino a tre giri dalla fine. Poi, quando Jorge ha stillato ogni goccia d’energia, il pilota Honda tira fuori la zampata e va a vincere con merito. E ora mi lancio in un altro pronostico: se oltre a essere tanto bello da vedere, scemo fino all’autolesionismo (almeno quest’anno) e invasato quanto basta, questo qui mi rimane calcolatore anche per le restanti gare in programma, beh, potremmo assistere a una “remuntada” di quelle interessanti.

Jorge Lorenzo 9 – Jorge Lorenzo smette i panni del giovane tutto turgido che dà il meglio di sé solo nei preliminari e si trasforma nell’amante maturo che sa fin troppo bene quanto una solida maratona di sesso sia molto meglio della toccata e fuga consumata mezzi vestiti all’ingresso della camera da letto. Tradotto in termini giornalistici, per Jorge, finalmente, una gara solida dall’inizio alla fine che fa dimenticare le due precedenti, caratterizzate da partenze alla Rocco e arrivi alla Don Abbondio. E sono altri meno quattro punti da Rossi…

Valentino Rossi 8,5 – Come spesso gli capita scazza la qualifica e gli tocca fare gli straordinari per ottenere il minimo utile, cioè il terzo posto. Alla fine ce la fa, fa felice Meda che pronosticava rimonte stratosferiche fin dal primo pomeriggio (e mica ha sbagliato, in effetti) e centra un terzo posto che in ottica campionato vale oro. Questa non era una pista favorevole e il 36enne di Tavullia para i colpi con lo stesso stile del vecchio Foreman a fine carriera. Basterà contro Marquez e Lorenzo in forma smagliante? E chi lo sa.

Andrea Iannone 8 – Boh. Io rimango sempre più colpito da questo pilota che fino allo scorso anno era considerato immaturo e fumantino fino ai limiti dell’autolesionismo. E invece, con in mano una moto ufficiale, il buon Ianna si è trasformato in un perfetto “vagionieve” centrando il massimo che a questo punto della stagione gli sta consentendo la sua Desmosedici. I frizzi e i lazzi di inizio stagione sono tristemente finiti, però Andrea, a differenza del più maturo Dovizioso, non si è lasciato prendere dallo sconforto e continua a portare a casa punti pesanti. Oggi ha perso il terzo posto in classifica in favore di Marquez, ma visto come sta andando, non possiamo certo considerarlo un dramma.

Franco Morbidelli e Livio Loi 10 – Il primo, italiano, spezza l’incantesimo e centra il primo podio in carriera, il secondo, belga, praticamente un bimbetto, vince la sua prima gara in Moto3 azzeccando la scelta di gomme partendo con le slick quando ancora l’asfalto era bagnato. Grandissimi entrambi!

Su massimo miliani

Ho il CV più schizofrenico di Jack Torrence, per questo motivo enunciare qui la mia bio potrebbe risultare complicato. Semplificando, per lo Stato e per l'Inpgi, attualmente risulto essere giornalista.

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