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Certe morti non fanno rumore – Alessandro Curioni 

Alessandro Curioni giornalista, storico, è soprattutto massimo esperto di sicurezza cibernetica che lo ha portato a ed essere azionista e presidente della Di.Gi. Academy, azienda specializzata nella formazione e nella consulenza proprio in questo ambito. Oltre alla riconosciuta saggistica sul tema, da alcuni anni ha affiancato alla sua attività di divulgatore quella di narratore. 

Se nei suoi libri, non a caso pubblicati per Mimesis (Come pesci nella rete, Questa casa non è un hashtag, Cyber War), oltre al tema della sicurezza abbiamo sempre trovato riflessioni, dubbi, curiosità che riguardano il tema dell’identità nella contemporaneità, da alcuni abbiamo potuto apprezzare Curioni come mente narrante di affascinanti romanzi a sfondo cybersecurity, dove la iper realtà incontra il dubbio. 

Anzi forse è proprio il dubbio il tema centrale dell’opera di Alessandro Curioni.

Se nella saggistica l’indole filosofica di Curioni è accennata, suggerita, nella narrativa l’autore si lascia libero di scandagliare il mondo di enigmi e riflessioni che la nostra vita cibernetica (ahimé) pone in gran quantità.

Nel precedente romanzo Il giorno del Biancoconiglio (trovi qui la recensione), avevamo lasciato Leonardo Artico, investigatore digitale sui generis, alle prese con un gruppo terroristico guidato dal più grande squalo del Dark web, ora lo ritroviamo ingaggiato in una sfida ancora più insidiosa. 

Dopo aver infatti messo a soqquadro il Dark Web, Leonardo Artico finisce di nuovo nel mirino. Dal suo passato riemerge un’amante, nel frattempo diventata la potentissima manager di una big tech, e con lei si materializza un’eminenza grigia a capo di un nucleo dei servizi segreti. Entrambi con un’offerta che non si può rifiutare. 

Artico e i suoi compagni di avventura Roberto Gelmi, hacker geniale, e Teresa Aprili, brillante giornalista dai quesiti esistenziali – si ritrovano così coinvolti nel segretissimo Progetto Da Vinci, che attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale punta a rivoluzionare il mondo della cybersecurity. Anche qui i nickname filosofici non mancano: da Antistene a Platone.
E qui che si disegna un mondo fatto di terreni pronti a franare sotto i piedi, scoscesi, con pavimenti ispirati ai dubbi di Herscher.

Artico non abbandona la sua Milano, città che nota essere diventata “Milano da mangiare” più che da bere. Una Milano disegnata bene nella sua ricchezza di affranti e nicchie, utili a costruire il perfetto scenario per un noir. 

Ma non c’è solo Milano, c’è anche New York, una New York del lusso e dell’opulenza. Salotti buoni, whiskey buoni, chiacchiere annoiate eppure affilate come lame nel ritagliare la propria ricchezza alla spalle di milioni di utenti, chiamarle persone è eccessivo. 

Forse questo è l’aspettò più incisivo del nuovo romanzo di Curioni, la capacità di disegnare personaggi senza scrupoli, doppiogiochisti, calcolatori è sempre sull’orlo tra ricattare ed essere ricattati. Una società che si disegna come élite ed impero, in cui non si fatica ad immaginare oltre ai nomi di fantasia i volti di qualche personaggio ben noto del nostro mondo reale.

L’aspetto della cyber sicurezza, caratteristica ovviamente degli scritti di Curioni, in questo caso è presentata sia come rischio che come merce di scambio, come moneta dal valore liquido che va a discapito e favore di chi vi si confronta. 

Nei romanzi di Curioni si può cogliere, sotto traccia, una sottile critica alla nostra contemporaneità, ma riflettendo ancora meglio a fine lettura si può osservare la capacità dell’autore di metterci di fronte (solo) ad una parte della nostra identità troppo spesso poco considerata. 

Autore: Alessandro Curioni

Editore: Chiarelettere

Collana: Narrazioni

Anno edizione: 2022

In commercio dal: 21 ottobre 2022

Pagine: 300 p., Brossura

EAN: 9788832965032

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