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L’indovinello della tigre – Fabian Negrin

L’indovinello della tigre di Fabian Negrin è un albo illustrato semplice e difficile al tempo stesso, fatto di illustrazioni essenziali e precise e parole ricercate che insieme creano un perfetto equilibrio tra linguaggio iconico e verbale.

L’indovinello della tigre di Fabian Negrin

L'indovinello della tigre

Sono alcuni mesi, probabilmente troppi, che questa rubrica non dedica il giusto spazio all’autore e illustratore Fabian Negrin (leggi l’intervista).

Errore imperdonabile, lo sappiamo! Per questo abbiamo deciso di correre ai ripari regalandoci e regalandovi la recensione del suo penultimo capolavoro, L’indovinello della tigre, uscito a marzo 2022 per edizioni Corsare.

Le 80 pagine che compongono questo albo illustrato in un formato 23,50 x 20 si fanno carico di un messaggio tanto forte quanto efficace.

Questo testo si pone al lettore come una sorta di fiaba, inteso nel senso più classico del termine, che vede come protagonisti degli animali, nello specifico una tigre, un gregge di pecore e un coccodrillo.

Il racconto si apre con un primissimo piano su una tigre dagli occhi bellissimi e lo sguardo ipnotico che fissa con insistenza l’entrata della miniera dove vi è nascosto un branco di pecore.

«Guardate i miei occhi! Può uno così bello essere cattivo?» chiese la tigre.

Spinto dalla sua fame insaziabile, il felino usa la sua innegabile bellezza, alcuni stratagemmi e un indovinello per convincere le pecore a uscire dal loro nascondiglio e mangiarle una a una.

In questa storia la tigre simboleggia il personaggio forte che detiene il potere, posto su un gradino più alto rispetto alla massa credulona, capace di adeguare la sua narrazione in base ai propri interessi.

Ma… c’è (quasi) sempre un ma, infatti la tigre non ha fatto bene i suoi conti e non ha considerato che anche chi inganna può essere ingannato. E poi manca il coccodrillo, qual è il suo ruolo?

L’indovinello della tigre è un albo illustrato semplice e difficile al tempo stesso, fatto di illustrazioni essenziali e precise e parole ricercate che insieme creano un perfetto equilibrio tra linguaggio iconico e verbale.

Un libro in cui proprio nulla è lasciato al caso, nemmeno i risguardi che all’inizio del testo ci traghettano nella storia e alla fine ci mostrano il lieto fine tipico di alcune fiabe. Anche la scelta del colore destinato alle sguardie, il verde, non è scontato e richiama la parte centrale del libro destinata all’indovinello, creando un’impeccabile simmetria.

Spunti didattici:

A scuola la lettura de L’indovinello della tigre è adatta a partire dalla classe quarta della scuola primaria, e costituisce un ottimo punto di partenza per discutere con gli alunni di fatti di attualità ma anche di eventi storici che sono nati da una bugia.

Lo consigliamo a… chi ha bisogno di credere a evidenti bugie. A chi si fa abbagliare da ingannevoli apparenze. A chi crede nel karma ed è convinto che, prima o poi, la ruota girerà.

Fabian Negrin – L’indovinello della tigre – Edizioni Corsare

Voto - 92%

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