GP Phillip Island 2017 – In Australia Marquez controlla e vince una gara caratterizzata da una serie di duelli spettacolari per le prime posizioni. Alla fine il podio lo chiudono Rossi e Vinales, affonda Andrea Dovizioso
Gara divertentissima dall’inizio alla fine, quella andata in scena oggi in Australia: Marquez vince giocando al gatto col topo nella prima parte e salutando tutti quando decide che è il caso di finirla lì, seguono Rossi e Vinales che escono vittoriosi dopo un duello (pressoché infinito) con Zarco. Crollo di Dovizioso, che sbaglia nelle prime battute e finisce tredicesimo. Ma andiamo con le pagelle.
Marc Marquez 10 – Gara double face: nella prima parte controlla, limita i rischi al minimo, non forza mai le staccate e “subisce” sorpassi per lui generalmente inconcepibili. Mossa sensata: con Dovizioso che si taglia le gambe da solo nei primi giri, non ha senso rischiare. Poi, a dieci giri dalla fine inizia a fare il Marquez e di avere piloti davanti si vede che proprio non ne ha voglia. Alla fine vince con distacco e questo strapotere mi ricorda un po’ quello di Rossi al primo anno coi motori da 990 4 tempi, quando con la sua Honda faceva letteralmente un po’ il cazzo che gli pareva. Gli danno tutti del matto (soprattutto i telecronisti Sky) per la sua ricerca costante del limite, ma secondo me chi lo ha dipinto alla perfezione è stato proprio il suo rivale di quest’anno (potete leggere qui). Sul podio l’inno spagnolo è sommerso da fischi e cori pro Rossi: e vabbè, è la riprova che i fessi non albergano solo in Italia.
Valentino Rossi 9 – La Yamaha risorge in gara e Valentino ne approfitta spremendo il massimo dalla sua moto. La gara del pilota italiano è solida fin dalle prime battute, ma a cinque giri dalla fine si accende grazie al duello con Iannone ma soprattutto con Zarco. Sorpassi rabbiosi e nessuna voglia di cedere un metro al francesino. Per la classifica non vale nulla, è ovvio, ma vuoi mettere il gusto di mettere in riga quel ragazzino impertinente, oltretutto in una delle tue piste preferite di sempre?
Maverick Vinales 8 – Del gruppo di testa è quello che si vede meno, pur restando sempre lì. Fa un paio di giri davanti, ma per il resto si limita a non perdere il contatto e proteggersi dagli attacchi degli altri piloti. All’ultima curva riesce a beffare Zarco, prendendosi un podio tutto sommato meritato.
Johann Zarco 8 – Hai presente quando ti alzi dal letto e picchi il mignolo sullo spigolo del comodino? Hai presente quando cerchi la pentola nell’armadietto in basso, e appena la trovi ti alzi di scatto e sbatti il capoccione contro la cappa della cucina? Ecco, oggi Zarco è stato questo: un fastidio per tutti e la riprova è che parte della sua gomma posteriore è finita sulle spalle di diverse tute avversarie. Vederlo correre oggi mi ha dato lo stesso brivido che può offrirti una conferenza stampa di Donald Trump: ogni mossa può essere un disastro globale. Non teme nulla e nessuno, e vederlo fare a spallate con Rossi (e Iannone, bravissimo anche lui) è stato parecchio gasante. Alla fine le prende, ma del resto, se in bagarre lui è il bulletto di periferia, Rossi, per contro, è il re delle risse da bar.
Andrea Dovizioso 4 – Weekend che definire disastroso è poco. La pietra tombale viene messa a inizio gara con un lungo che lo fa sprofondare nelle retrovie. La sua è una rimonta a metà, col sapore amaro del sorpasso subito sul traguardo da Redding (una Ducati per di più) e Pedrosa. Quanto di buono fatto in Giappone purtroppo è stato spazzato via, il distacco è di 33 punti e ora le gare a disposizione sono due. È giusto continuare a crederci, ma…
Clicca qui per conoscere il calendario completo della stagione e qui per i risultati e la classifica.