Il gran premio d’Italia, dopo anni, ha regalato agli spettatori un autentico dominio italiano. Aprono le danze Migno e Pasini, in Moto3 e Moto2, per poi passare la palla ad Andrea Dovizioso che ha stravinto portando al successo una Desmosedici finalmente efficace. Secondo Vinales e terzo un grande Danilo Petrucci. Solo quarto Rossi, che alla lunga ha pagato l’infortunio rimediato la settimana scorsa
La mia prima volta al Mugello da appassionato e non per lavoro non poteva andare meglio. Cinque italiani sul podio su nove posti disponibili è stato un risultato che non si vedeva da anni. Se poi a questo ci aggiungiamo che in MotoGP, oltre al Dovi e a Petrucci sono salite sul podio due Ducati, la festa può dirsi completa. Ma ora, dopo una doccia e una porzione di tiramisù, sono pronto per spagellare come si deve.
Andrea Dovizioso 10 -Voci autorevoli parlano di una notte passata al cesso, causa intossicazione alimentare rimediata la sera prima. Sarà stata come dicono da queste parti “la merda ai’cculo”, ma il Dovi oggi aveva fretta di arrivare. Gara sontuosa, immensa. Oggi non ce n’era per nessuno e la sua progressione da metà gara in poi ne è stata la riprova esaltante. Gli occhi scavati da sotto la visiera appena passato il traguardo, le lacrime sul podio… insomma Andrea, oggi ci hai commosso. Ps: le Ducati oggi hanno volato tutte. Tutte tranne una…
Maverick Vinales 9 – Oggi lo spagnolo si è dovuto arrendere a una Ducati e a un Dovizioso stellari. Il suo secondo posto è meritato e, soprattutto, va a incrementare un vantaggio in classifica che ora sta facendosi importante.
Danilo Petrucci 10 – Gli occhiali specchiati non riescono a nascondere le lacrime per un risultato meraviglioso, per di più davanti alla propria gente. Petrucci, quello che va forte solo con l’acqua, oggi si è preso una soddisfazione enorme. E vallo a chiamare gregario…
Valentino Rossi 8 – L’infortunio lo ha condizionato sulla lunga distanza. Un trauma toracico, quando i giri da percorrere sono tanti e la respirazione è necessariamente più affannosa, sono difficili da chiudere. Oggi l’ha frenato questo, a mio parere se fosse stato in forma il podio poteva essere a tiro e non solo per la moto che pareva a punto, ma anche per l’amore della gente accorsa solo per lui. A proposito di amore, ho guardato la gara dietro le Casanova e Savelli e il suo pubblico, che ha fatto bordello per tutte le gare precedenti e per tutto il giro di allineamento, ha visto tutta la gara in piedi, soffrendo in maniera decisamente palpabile. Più di 100.000 persone arrivate al Mugello solo per lui. Questo è Rossi, ricordiamocelo sempre.
Mattia Pasini 10 – senza nulla togliere a Migno (10), vincitore in Moto3 (e grandissimo pure Di Giannantonio), vorrei spendere due parole per il vincitore della Moto2. Il capolavoro di Mattia Pasini è stato epico, una vittoria costruita con dei sorpassi meravigliosi, numeri che visti dal vivo sono stati letteralmente da pelle d’oca. Re per un giorno, il suo regno la Savelli e l’Arrabbiata 1. Grazie davvero, quegli ultimi tre giri sono stati emozione pura!