Arte. Parliamo oggi di una tecnica che di certo credete di aver visto centinaia di volte, anzi ne sarete proprio convinti. L’affresco. Che tu si una guida, un professore o uno spettatore purtroppo è giunto il momento di sapere che, nella maggior parte dei casi, sei stato truffato.
Se fossimo in una stanza, magari all’interno di una nobile villa e vi dicessi: “Ora guardate il magnifico affresco che avete alle vostre spalle” sono certa che vi voltereste tutti cercando un dipinto su muro, magari anche piuttosto esteso. Del resto questo termine, non è uno sconosciuto e anche se non specialisti una vaga idea molti l’avranno in proposito.
Torniamo all’esempio: probabilmente siete appena stati vittime della truffa di cui sopra. Non perché l’affresco non si trovi spesso sulle pareti ma perché è davvero molto raro incontrarne uno.
L’affresco, infatti, è una particolare tecnica pittorica forse una delle più difficili e di certo fra le più antiche ma è solo uno dei modi che si usano per dipingere sui muri. Spesso, però, molti lo ignorano, oppure lo scordano e usano questa sineddoche per parlare di qualunque cosa sia dipinta su un muro.
È così importante riconoscere l’affresco? Ovviamente sono obbligata a rispondere che sì, capire se siamo di fronte a un affresco oppure a un’altra tipologia di dipinto su muro può cambiare completamente il significato di ciò che state osservando.
È giunto il momento quindi di consegnarvi un altro strumento per affrontare la pericolosa giungla dell’arte: la tecnica dell’affresco, in breve.
Se è solo una fra tante, perché si usa così di frequente il termine “Affresco”?
Perché, essendo una tecnica antica e molto difficile da realizzare, possedere un affresco è fin dall’antichità un privilegio molto raro e dato che non è così facile scoprire l’inganno, molti se ne sono approfittati finché a un certo punto ci si è addirittura scordati della differenza, come succede per le leggende.
Cos’è, quindi, un affresco? Un affresco è un dipinto su muro realizzato quando l’intonaco è ancora “fresco” cioè bagnato ed è qui la difficoltà. Sotto l’immagine che vedete sui muri in realtà si nascondono spesso molti altri strati e disegni preparatori. Per l’affresco, in estrema sintesi, funziona così: sopra il mattone si stendono strati di intonaco via via più sottili (gli antichi romani ne usavano fino a sette!). Sul penultimo spesso si traccia il disegno preparatorio così da capire la distribuzione degli spazi. Su questo viene poi steso l’ultimo strato ma solo in piccole porzioni chiamate giornate perché è quello il tempo che si ha a disposizione prima che l’intonaco asciughi. Capite, quindi, che il disegno preparatorio è importante per definire le “giornate”, un po’ come si fa con gli album da colorare dei bambini. Il colore steso sull’intonaco, mano a mano che asciuga, viene come catturato dalla calce fino a che ne diventa un tutt’uno che difficilmente il tempo potrà rovinare. Ultima difficoltà è che i colori asciugandosi spesso cambiano colore, virano si dice, e quindi il pittore deve ben conoscere la reazione di questi con la calce fresca, viva,onde non trovarsi un dipinto asciutto totalmente diverso.
Come riconoscere un affresco?
I trucchi sono diversi ma sono solo indizi perché gli artisti ne hanno sempre sperimentate di nuove. Ve ne elenco 3:
– individuate le “giornate”: visto che l’intonaco deve essere “fresco” se ne possono stendere solo piccole porzioni ogni giorno. Ovviamente per quanto bravi saranno gli artisti, una lieve sovrapposizione ci sarà sempre e questa, sopratutto con la giusta luce, sarà facilmente riconoscibile. Guardate poi le teste e le mani, queste di solito richiedono ciascuno una giornata perché sono le parti più difficili da realizzare.
– cercate i segni delle pennellate: se non li trovate, forse siete di fronte a un affresco. Il colore infatti come dicevamo viene catturato dalla superficie, quasi come se affondasse, e quindi la superficie è molto più liscia di una pittura a secco (in quel caso vedrete benissimo i segni del pennello, come in un quadro)
– passategli sopra una spugna: beh questo non conviene farlo, anzi proprio non si deve fare, però se volete cimentarvi a farvi da soli un affresco poi potrete sperimentare questa cosa. Visto che il colore è catturato, o meglio si dice carbonatato, se ci passerete una spugna difficilmente questo verrà via. Per questo gli affreschi sono opere che si conservano benissimo nel tempo.
Bigino pronto all’uso:
Se riconoscete di fronte a voi un affresco (e ora avete capito come farlo) saprete di certo di essere in un luogo di prestigio. Non servirà che sia una guida a dirvelo, voi saprete che vi trovate in un luogo nobile, forse di culto, e che l’artista che state ammirando è uno che sa il fatto suo, non certo uno di second’ordine , perché in pochi possedevano quell’abilità di dipingere “a tempo” conoscendo le trasformazioni che i colori, asciugandosi, compiono.