“Lasciarsi andare è l’asana di gran lunga più difficile”. Questo è quello che scriveva una delle massime figure di riferimento nella disciplina dello yoga, il maestro B.K.S. Iyengar in Vita dello Yoga, e come dargli torto, d’altronde non per tutti potrebbe essere così semplice. Tu stai leggendo una rubrica che si intitola proprio “Sono qui solo per Savasana” e se hai capito un po’ il mio spirito, ti sarai accorto di come mi piace scherzare e rendere più leggeri argomenti che risulterebbero a tratti pesantucci.
Il mio è sì un omaggio alla calma, alla tranquillità e al “dolce far niente”, ma è anche un modo scanzonato per raccontarti che stare immobili, potrebbe richiedere impegno.
Mi spiego meglio. Se ti chiedo di sdraiarti, tu lo fai senza troppi pensieri. Srotoli il tappetino e ti spalmi sopra senza batter ciglio, magari ti sistemi un attimo, chiudi gli occhi, respiri, forse ti viene in mente la lista della spesa, la bolletta da pagare o la tipa che non ti ha ancora richiamato. Forse continui a sentire la voce che ti guida oppure cadi tra le braccia di Morfeo e ti fai una sonora dormita.
Capita sai? Tantissime volte.
Ma nello yoga, la posizione di Savasana è molto di più che “stare fermi ” e sono qui per raccontartelo. Devi sapere che se traduciamo questa parola dal sanscrito, il suo significato letterale è Posizione del Cadavere (Sava è “cadavere” e Asana vuol dire “posizione”) e questo è in riferimento al fatto che chi la pratica dovrebbe raggiungere il rilassamento totale del corpo e della mente. Facilissimo, non trovi? È esattamente il contrario. Per molti maestri, rilassarsi, è di gran lunga più complicato di alcune posizioni di equilibrio e forza, questo perché il totale abbandono potrebbe richiedere esercizio ed impegno.
Come fare Savasana
-Sdraiati sul tappetino a pancia in su.
-Porta le ginocchia al petto e fai aderire bene la zona lombare a terra.
-Riporta le gambe stese al tappetino.
-Divarica leggermente le gambe, i piedi ruotati verso l’esterno.
-Respira profondamente dal naso, come ti dico sempre.
-Senti le spalle ben appoggiate a terra.
-Fai in modo che le scapole siano ben attaccate al tappetino.
-Continua a respirare.
-Appoggia bene la nuca senza creare curve eccessive al collo.
-Allungalo bene.Le orecchie devono essere alla stessa distanza dalle spalle.
-Se ti senti disarmonico o storto, correggi la posizione.
-Percepisci quello che ti dice il corpo.
-Abbandona le braccia lungo i fianchi con i palmi al tappetino.
-Rilassa anche il viso con le sue espressioni.
-Chiudi gli occhi.
-Concentrati sul respiro e sull’abbandono del corpo.
-Se arriva un pensiero, non farlo soffermare.
-Concentrati sul fatto di far diventare leggera ogni singola parte del tuo corpo.
-Mantieni questa posizione vigile 10 minuti.
-Per uscire dalla posizione, inizia muovendo lentamente i piedi, le mani e il collo con delicatezza.
-Prenditi il tempo che ti serve per riprendere padronanza del corpo e del respiro consapevole.
-Alzati con calma e resta seduto qualche istante.
Non saltare mai Savasana alla fine della tua pratica!
Come dico sempre ai miei allievi, è preferibile qualche posizione in meno, piuttosto che un rilassamento finale frettoloso e mal fatto.Questo momento ti aiuta ad assorbire gli effetti del lavoro fisico e ti libera dalle tensioni ancora presenti.
Ricorda di tenere sempre una coperta o qualcosa per scardarti durante Savasana perché la temperatura corporea potrebbe scendere e ti raffredderesti rapidamente.
A cosa serve Savasana
-Allevia lo stress.
-Aiuta ad addormentarsi migliorando il sonno.
-Rilassa la mente e il corpo.
-Riduce l’ansia.
-Abbassa la pressione.
-Aiuta la mente a concentrarsi.
-Allevia il mal di testa.
-Riduce le tensioni muscolari di tutto il corpo.
-Amplifica gli effetti della pratica.
Variazioni di Savasana
Esistono delle circostanze in cui praticare questa posizione potrebbe essere difficile o addirittura controproducente. Si possono fare delle variazioni in questi casi:
-Se sei incinta è meglio se metti un cuscino o una coperta sotto la testa e il torace, così da mantenerli un po’ più in alto rispetto alla pancia.Puoi anche decidere di rilassarti su un fianco, piegando leggermente le ginocchia.
-In caso di cervicalgia acuta o traumi al collo recenti, adotta lo stesso metodo; una coperta o un piccolo asciugamano sotto il collo così da sollevarlo leggermente.
-Anche in caso di dolori alla schiena, nella zona lombare soprattutto, è bene sostenere le ginocchia con un blocco yoga o una coperta, così da scaricare il peso.
Bene, credo di averti detto abbastanza per cui tu possa vedere questa posizione con occhi diversi. E se li chiuderai, potresti scoprire di essere più consapevole in quello che stai facendo.
Namaste.