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I sigilli energetici: i Bandha – VIDEO

I SIGILLI ENERGETICI: I BANDHA

Tempo fa vi avevo parlato dei Chakra e di come il nostro corpo riesca a produrre energia utilizzandola poi nella vita di tutti i giorni.Oggi faremo un piccolo passo avanti in questo discorso e analizzeremo quelli che sono definiti dei “sigilli energetici”, anche detti Bandha: come si usano, dove si trovano e che ruolo hanno. Partiamo.
L’energia vitale o Prana scorre lungo la colonna vertebrale in un canale, detto sushumna nadi, portando al corpo leggerezza, stabilità fisica ed emotiva riuscendo a sciogliere quei blocchi psicologici di cui parlavamo in relazione ai chakra.I bandha svolgono la funzione di valvola; se pensi ad una ruota gonfia e alla sua valvola d’entrata e d’uscita dell’aria è esattamente come immaginarsi questi sigilli energetici: i tuoi tre bandha principali fanno si che l’energia scorra correttamente e non fuoriesca dal sushumna nadi.


CONOSCIAMO I BANDHA
Esistono tre bandha principali che sono collocati lungo la colonna vertebrale e sono MULA, UDDIYANA e JALANDHARA BANDHA, poi due bandha minori sulle mani e piedi chiamatiHASTA e PADA ed infine, anche una combinazione dei tre bandha principali chiamata MAHA BANDHA.


1-PADA BANDHA Sigillo dei piedi
Permette all’energia di diffondersi dalla pianta del piede e stabilizzare le gambe.
2-HASTA BANDHA Sigillo delle mani
L’energia è assorbita dai palmi e si propaga nelle braccia e nella parte superiore del tronco.
3-MULA BANDHA Sigillo del perineo
Importantissimo.Porta l’energia dal pavimento pelvico verso l’ombelico e non la fa disperdere.
4-UDDIYANA BANDHA Sigillo del plesso solare o dello stomaco (zona del diaframma)
È il centro, qui l’energia che passa dal Mula Bandha sale e incontra quella che scende dal Jalandhara Bandha.
5-JALANDHARA BANDHA Sigillo del mento o della gola
Fa in modo che l’energia non si disperda in alto e la manda verso l’ombelico quando il mento è portato verso il petto.
6-MAHA BANDHAGrande sigillo


Se MULA e JALANDHARA BANDHA sono usati correttamente portano l’energia verso il centro del corpo ovvero all’ombelico dove si trova il terzo bandha importante, l’UDDIYANA BANDHA.Usando anche questo, l’energia aumenta e si può risvegliare la forza vitale (Prana) per scopi purificatori.
Secondo la tradizione, i bandha, venivano impiegati durante gli esercizi di respirazione (Pranayama), ma con l’avvento dello yoga moderno, il loro utilizzo è stato inserito durante la pratica delle asane, quindi per andare a creare chiusure anche nelle posizioni.Serve sicuramente tanto esercizio, pazienza e sperimentazione.Credo che la prima cosa da fare, per chi si approccia da poco con questa esperienza, sia quella di lasciare andare ogni tensione intorno alla zona in cui si sta lavorando.Non forzare o irrigidire il corpo, lascia che le sensazioni arrivino in modo naturale.Pensare ad un flusso che scorre e che passa per i bandha è un grande aiuto, abbandonare i pensieri esterni e concentrarsi su quello che il fisico ci fa percepire.Non scoraggiarsi se non si sente nulla, non è detto che arrivi subito l’attenzione necessaria, come ho già detto più volte, lo yoga richiede pazienza e sensibilità.Posso però aiutarti con delle asane per provare a sperimentare questo lavoro sui bandha, quindi srotola il tappetino ed iniziamo.
La sequenza che andremo a fare è la seguente:
TADASANA-Posizione della montagnaLavora su Pada Bandha e Mula Bandha
ARDHA UTTANASANA-Mezzo piegamento in avanti in piediLavora su Mula Bandha
MARJARYASANA e BITILASANA-Posizione del Gatto-Mucca
ADHO MUKHA SVANASANA-Posizione del cane a testa in giùLavora su Hasta Bandha, Mula Bandha e Uddiyana Bandha
VIRABHADRASANA I– Posizione del guerriero ILavora su Pada Bandha, Mula Bandha e Uddiyana Bandha
PASHIMOTTANASANA-Piegamento in avanti sedutoLavora su Mula Bandha e Uddiyana Bandha
SUKHASANA-Posizione facileLavora su Maha Bandha

Dopo il solito riscaldamento affrontiamo queste posizioni con un’attenzione maggiore sui punti che vogliamo percepire di più.Il lavoro di chiusura principale sarà nella parte pelvica, addominale e della gola; la percezione sarà di trattenuta e rilascio dei muscoli, del movimento del corpo e anche del respiro.Non demoralizzarti se le prime volte non percepirai nulla, vale sempre la pena tentare e rendersi conto delle diversità ogni volta che si sperimenterà con maggiore conoscenza e consapevolezza.

Namastè.

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