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Roland Garros 2015 – Adidas, questione di palle

“Chi disse preferisco avere fortuna che talento, percepì l’essenza della vita. La gente ha paura di ammettere quanto conti la fortuna nella vita. Terrorizza pensare che sia così fuori controllo.

A volte in una partita la palla colpisce il nastro e per un attimo può andare oltre o tornare indietro, con un po’ di fortuna va oltre e allora si vince, oppure no e allora si perde.”

dal film Match Point

Mi scuso in battuta e spero di non fare un out con i miei #direttori parlando di tennis e moda, ma qualcuno deve pur farvi sapere come girano le cose.

Gonnellini inguinali e urletti a parte, infatti, il connubio è una cosa seria.

Il prossimo 19 maggio inizia il Roland Garros e per questa occasione Adidas lancia una nuova collezione che mixa lo stile di Y-3 con la qualità tecnica dei capi, LA ADIDAS ROLAND GARROS COLLECTION BY Y-3. L’alta moda scende in campo e lo fa per lasciare il segno.

La collezione debutterà indossata da due icone della terra rossa, Jo-Wilfried Tsonga e Ana Ivanovic (la meravigliosa, divina, stupenda Ana Ivanovic ndD) ed ovviamente da tutti quei santi dei raccattapalle del torneo.

Il maestro Yohji Yamamoto ha utilizzato l’intramontabile black-and-white abbinandolo a colori elettrici e stampe dal gusto hawaiano, come i fiori che sono sulle sneakers.

Mi sono chiesta se il nero fosse un colore azzeccato con cui giocare “settordici” ore sotto il sole, ma a rispondermi ci ha pensato la scheda tecnica dei capi; sono tutti dotati della tecnologia Coolmax per agevolare la ventilazione e affievolire quella sensazione appiccicaticcia sul corpo, così come gli inserti in mesh a doppio strato che aiutano la traspirazione.

Belli freschi quindi.

Li guarderò con un occhio un po’ più modaiolo di molti miei cari amici, perché dovete sapere che conosco gente che è ancora ferma alla disputa da bar su cosa sia meglio tra l’eleganza di Federer e la potenza di Nadal (non certo i Direttori, che un’idea al riguardo se la sono già fatta, ndD).

Ho visto amicizie scricchiolare perché si parlava durante le battute della Sharapova. E ho detto tutto.

Per quanto mi riguarda, solo un dubbio mi assale: ma Novak Djokovic, guida davvero una Peugeot?

#direttoremiperdoni

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