Site icon EsteticaMente

Non deludete(vi) – Parlando di Foo Fighters e universi in generale

Creare false aspettative e non essere di parola. Vi è mai capitato?

Siete stati vittime o carnefici? Personalmente credo di essere ancora nell’età infantile, ho la memoria dei bambini e degli elefanti io, mi ricordo tutto. Brutta roba a volte.
Senti delle prediche che sembrano scritte da una setta e poi vedi i comportamenti che vanno a farsi benedire.
Ma non sarebbe meglio rimanere con un margine d’incertezza?
Raccontarsi affermando che c’è la possibilità che le cose mutino, perché di certo c’è solo la morte e le tasse, non volevo cadere nel macabro, ma è la verità.
Raccontarsi con la semplicità di essere umano e non programmato per non sbagliare mai.
Raccontarsi senza promettere, se non si è sicuri di mantenere.
Ogni promessa è debito e se sai di non poter pagare, rimani sul vago, ci guadagnano tutti.
In primis chi attende, così da non essere illuso da una falsa aspettativa, poi chi la parola la da e così facendo non perde di credibilità.
Sapete cosa vuol dire aspettare e non ricevere?
Sapete quanti punti perdete a dire e a non fare?
Quanta aspettativa può esserci in una semplice  frase con il carattere del “ti garantisco”?
Io saprei quantificare tutto ciò che vi ho appena chiesto, perché sono stata da entrambe le barricate.
Ho promesso, ho atteso ed ho mantenuto. Ho anche ricevuto proiettili che fortunatamente non hanno ferito gravemente, ma la traiettoria era quella giusta.
Avessero mirato al cuore era finita.
Ci si deve proteggere, con una corazza fatta di “non crederci troppo” così da non stramazzare a terra in caso il cecchino faccia il suo dovere.
Servono elmi e scudi per le botte violente.
Servono le dovute protezioni spalmate per non bruciarsi.
Serve soprattutto del coraggio, per quando il “Ti Prometto” esce dalla bocca o da una penna anche sapendo che non sarà mantenuto.
Coerenza ragazzi.
Soprattutto con se stessi e con le proprie azioni.
E le mezze verità? Ne vogliamo parlare?
Quelli che raccontano la storia a metà perché temono il giudizio.
Quelli che la raccontano facendola diventare un film di terza categoria.
Quelli che ci mettono del proprio per farti credere che sono le vittime, con tanto di pianto a singhiozzo.
Le lacrime di coccodrillo non hanno mai impietosito nessuno, soprattutto se poi vieni sbugiardato.
Coerenza, a braccetto con la coscienza che andrebbe usata per non risultare ridicoli, per essere onesti e non deludere chi ci guarda nello specchio.
Non promettetevi nulla, cercate di fare solo il meglio che potete.
Con le parole e i fatti.
Dave ha detto “Stiamo arrivando, prometto”.
Il Dave di cui parlo di cognome fa Grohl ed è il leader dei Foo Figthers.
Lo ha dichiarato in un video di ringraziamento per le mille anime che hanno dato vita ad una versione di un loro storico pezzo “Learn to Fly”, entrando a far parte del Guinness dei primati.
L’evento è stato pianificato per convincere il rocker di Seattle a suonare a Cesena, che aveva dichiarato che sarebbero stati i fans a decidere dove avrebbe suonato la band durante il tour.
Così è stato.
Ora Davide, tu cosa fai, mantieni?

Exit mobile version