Una baita per due
Una baita per due di Loïc Froissart
Una baita per due è un albo illustrato edito per la prima volta in Italia nel mese di Giugno 2018 dalla casa editrice Terre di Mezzo.
Questo libro con le figure ha vinto nel medesimo anno il premio Scelte di classe – Leggere in circolo. Questo premio, il cui scopo è quello di promuovere la lettura, non è come tutti gli altri, mi sento di poter dire che è “più bellissimo”. Infatti, i protagonisti sono proprio bambini e ragazzi che votano, tra una rosa di libri (cinque per l’esattezza), il testo che più li ha affascinati. Il progetto ha un unico “difetto”: al momento si svolge solo nei pressi di Roma; speriamo che col tempo si allarghi anche in altre città e in altri paesi.
Partiamo col dire che, avendo lasciato la città per vivere in montagna, mi sento di dire che il profumo di bosco che si percepisce sfogliando le pagine rapisce ogni saggio lettore che vuole evadere dalla realtà. Essendo poi stato un regalo di una persona speciale, forse, ha acquisito ancor più valore affettivo.
Il testo inizia fin da subito, già dalla copertina l’autore ci comunica parecchie informazioni: siamo in un fitto bosco, in un fitto bosco verde, siamo in un fitto bosco verde dove vediamo sbucare tra verde più e verde meno un tetto di colore azzurro. Cosa sarà? La casa della nonna di Cappuccetto Rosso? La casa dei dolci di Hansel e Gretel? E l’uccellino che osserva dall’alto? Cosa fa? Aprendo il libro ci troviamo poi davanti ad altri dettagli sugli e al di sopra degli alberi e una frase d’apertura che ci fa venir voglia di scoprire. Scoprire cosa, però?
Chi è l’intruso?
“La mia baita non era facile da trovare”.
Baita, quale baita? Chi sta parlando?
Dai forza, giriamo ancora la pagina.
Vediamo un uomo con un pesante zaino, altri dettagli boschivi, la baita, una zampa che sbuca e alcuni oggetti importanti, tra cui il più importante: un libro giallo che sembra essere caduto da poco dalle mani (o zampe?) di qualcuno.
Inizia così un tempo per la scoperta, per l’esplorazione. Ci sono laghi da respirare e cascate da cui tuffarsi, barbecue da scaldare e pesce da gustare (con o senza miele, dipende dai punti di vista).
Sì, perchè il libro può avere una doppia chiave di lettura. La baita sarà dell’animale peloso o dell’uomo?
Chi è il vero proprietario?
Ogni tavola ci spinge a cercare dettagli per guidarci nel testo, con la speranza di capire a chi appartiene la piccola casa nel bosco e, quindi, chi è il vero intruso.
Tra le pagine ci gustiamo la solitudine dell’uomo che sembra aver bisogno di un suo spazio per ritrovare se stesso e la curiosità dell’orso nell’osservare questo strano bipede che ha interrotto la sua lettura sul patio. Insomma, è proprio vero che noi uomini disturbiamo la natura senza nemmeno renderci conto.
Il libro, da gustare appieno osservando ogni suo particolare, ci offre la possibilità e la voglia di una fuga dalla realtà quotidiana, fatta di traffico e semafori, tra caffè presi al volo e una sveglia posticipata, facendoci riflettere sul fatto che il viaggio è qualcosa che ci arricchisce.
Spunti didattici:
La bontà di un libro è data dal fatto che ci possa offrire milioni di strade e Una baita per due è senz’altro tra questi, tant’è che i ragazzi stessi lo hanno classificato tra le scelte di classe che una persona può compiere in biblioteca o in libreria.
Questo albo può essere utilizzato per far ragionare i bambini sul rapporto uomo – natura e, in particolare, sul rispetto per gli animali. L’orso bruno, simbolo del parco Nazionale d’Abruzzo, è infatti una tra le specie a rischio che il WWF ha inserito tra gli animali in pericolo. L’uomo dipinge gli orsi come animali feroci, ma in realtà gli uomini sono famosi per parlare di ciò che non conoscono con la presunzione di essere terribili sotuttoio: la dieta dell’orso marsicano è costituita per l’80% da vegetali e preferisce tenersi lontano dagli uomini.[1]
Oltre a un discorso ambientale, il testo può essere utilizzato per ragionare su come le abitazioni cambino col passare del tempo: il concetto di baita è infatti ormai perso e solo in alcuni luoghi permane la “cultura della baita” con il camino acceso e carne alla griglia.
Ma a prescindere dai vari spunti che questo libro a figure ci regala, è interessante da usare a scuola per far scoprire ai bambini come tramite l’oggetto libro sia possibile viaggiare.
Lo consigliamo a… bambini e adulti sognatori, esploratori e viaggiatori. Ma soprattutto agli orsi bruni marsicani.
[1] http://www.parcoabruzzo.it/fauna.schede.dettaglio.php?id=19
Loïc Froissart – Una baita per due
Traduzione: Giulia Genovesi