“Semiotica notturna” è la nuova raccolta poetica di Cristina Eléni Kontoglou, scrittrice e street photographer italogreca nonché nipote di Fotis Kontoglou, uno dei maggiori pittori e autori bizantini. Pubblica nel 2023 la raccolta di poesie “Volturno Arcano” per Eretica Edizioni e il libro di racconti autobiografici “Agrimonia” per Fallone Editore. Nel 2024 si classifica terza al Premio Alda Merini per narrativa inedita con “Impuri riflessi”; nella sezione poesia arriva finalista al premio Shelley e Byron e vince il premio Domus del Premio Seneca.
In questa silloge poetica si trovano intriganti suggestioni legate all’estetica postmoderna, soprattutto di matrice cinematografica: una buona parte delle liriche ha infatti come sfondo una metropoli cyberpunk in cui a dominare sono i colori scuri, le atmosfere fumose, i suoni metallici, le luci al neon e, in generale, il senso di una profonda solitudine esistenziale. Le parole dell’autrice ci riportano ai film “Blade Runner” di Ridley Scott o “Dark city” di Alex Projas: in queste pellicole, come nelle poesie della Kontoglou, assistiamo al peregrinare di figure introverse e tormentate, perse nella ricerca di un senso al proprio esistere, preda di nostalgia per qualcosa o qualcuno che, forse, non è mai stato reale. In continuo scambio con materie artificiali che, in qualche modo, diventano anche parte del loro organismo, questi esseri vengono frammentati e contaminati dalla poetessa, donando loro nuovi significati.
La fascinazione dell’opera risiede anche nella sua suddivisione in tre sezioni – Materia, Sublimazione e Trasmutazione – corrispondenti alle tre fasi utilizzate in alchimia per produrre la pietra filosofale – Nigredo, Albedo e Rubedo. Si parte dalle impurità della materia: la si decompone per poi purificarla, e infine la si assembla in una veste nuova, portatrice di un’altra verità. La ricerca dell’essenza è la meta che si prefigge l’autrice, e per farlo non ha paura di sporcarsi le mani, di penetrare nei misteri più oscuri, di utilizzare i sensi per orientarsi in un mondo che non ha più punti di riferimento – «Il termometro si è rotto alla base della notte, l’alba una linea fessura Muta di crepuscoli al neon uno zenit di plastica, divora sfere di Mercurio replicate in sensi che non sapevano di essere morbide disertrici deboli lingue che scivolano sul collo, riflettono nuove gestazioni di significati traslucidi sono liquidi puri compiuti fabbricati di sogni, che non si alterano non si sciolgono al tatto. Restano inviolabili impronunciabili. Sillababili solo al buio».
“Semiotica notturna” è una silloge poetica colta e raffinata, attraversata da un desiderio di libertà e trasgressione che dona a queste liriche una potenza deflagrante, coinvolgendo profondamente il lettore nella loro ipnotica malìa.
Contatti
Casa editrice: peQuod Editore
Collana: Rive
Genere: Raccolta poetica
Pagine: 74
Prezzo: 14,00 €