“Homo prospectus. Verso una nuova antropologia” è il saggio scritto dagli psicologi, filosofi
e neuroscienziati Martin E.P. Seligman, Peter Railton, Roy F. Baumeister e Chandra
Sripada, in cui si afferma che la caratteristica principale dell’Homo sapiens sia la capacità
di orientare le proprie azioni immaginando varie possibilità che si articolano nel futuro –
cioè ciò che viene definita “prospezione”. Partendo da questa tesi, gli autori hanno
ipotizzato la figura dell’Homo prospectus, che non basa il suo comportamento sulla
memoria o sulle percezioni del presente ma sulle sue attese per il futuro: in questa
caratteristica, inoltre, gli autori identificano una maggiore capacità adattiva nel processo di
selezione naturale. L’opera è stata pubblicata in lingua originale da Oxford University
Press ed è stata successivamente tradotta dall’inglese da Gabriele Lo Iacono per Hogrefe
Editore. Il saggio ha suscitato tanto interesse all’uscita da condurre, nel 2014, allo
stanziamento di borse di studio da parte della Templeton Foundation per portare avanti la
scienza della prospezione. Nell’opera vengono dati tutti i riferimenti per comprendere
questa disciplina, commentata da quattro illustri autori i quali, ognuno nel proprio campo,
hanno trovato modo di applicare la prospezione a vari ambiti connessi alla psiche e al
comportamento umano – «Abbiamo capito chiaramente che c’erano molti altri argomenti –
da molto tempo imbrigliati nel vecchio schema passato-presente – che il nuovo modello
della prospezione consentiva di ripensare: l’apprendimento, la memoria, la percezione,
l’emozione, l’intuito, la scelta, la coscienza, la moralità, il carattere, la creatività e la
malattia mentale». Gli autori parlano quindi dei principi prospettivi della memoria, della
percezione e dell’apprendimento; si concentrano poi sulle emozioni e in particolare
sull’empatia, che sembra abbia un ruolo fondamentale nella nostra capacità anticipatoria:
è infatti anche grazie ad essa che le anticipazioni possono guidare le nostre scelte
presenti – «L’empatia unisce la nostra capacità di simulare il possibile con la nostra
capacità di acquisire informazioni e di valutare e comprendere attraverso i sentimenti; il
notevole sviluppo dell’empatia negli esseri umani è una componente fondamentale della
capacità di apprendimento necessaria per una prospezione accurata ed efficiente nella
propria vita o nella vita dell’individuo con gli altri, e per tradurre i pensieri sul futuro in
azione nel presente». Vi sono poi cenni interessanti sull’intuito e sull’affettività, si
espongono tesi sul modello del riuso massivo e si parla anche della fondamentale
capacità del mind-wandering – in cui i pensieri si concatenano spontaneamente, senza una
supervisione o un controllo cosciente – la quale sembra migliorare l’apprendimento
profondo e quindi anche le possibilità di orientarsi nei futuri possibili.
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Casa Editrice: Hogrefe Editore
Genere: Saggistica
Pagine: 312
Prezzo: 26,00 €