Traduttore:Francesca Bianchi
Illustratore:Ambra Garlaschelli
Editore:Eris
Collana:Atropo narrativa
Anno edizione: 2021
In commercio dal: 9 aprile 2021
Pagine: 176 p., ill. , Brossura
EAN: 9788898644902
Una nuova tappa di Eris edizioni nella letteratura contemporanea più innovativa e radicale: il romanzo new weird dell’argentina Ana Llurba
L’esplorazione di Eris edizioni nell’universo più innovativo e radicale della letteratura contemporanea prosegue con l’arrivo di una nuova autrice, l’argentina Ana Llurba.
Ana Llurba è una nuova e straordinaria voce di quella letteratura femminile, di genere e sul genere, che riprende i fili lasciati da numi tutelari come Ursula K. Le Guin e Margaret Atwood. Vincitrice del premio di poesia giovanile Antonio Colinas (2015) e finalista del premio Finestres di narrativa, i suoi libri sono stati pubblicati in Spagna, Argentina e Cile.
Eris edizioni presenta al pubblico italiano il suo primo romanzo La Porta del Cielo, un’opera insolita, che esplora i miti e le religioni per raccontare il femminismo, la maternità, la sessualità.
Il romanzo, compatto e intenso, racconta la lotta per la sopravvivenza
di Estrella e delle sue “sorelle”, le ragazze che come lei vivono rinchiuse nell’Astronave: uno squallido rifugio sotterraneo costruito da “Il comandante”. Autoproclamatosi profeta di una setta che adora divinità stellari, Il comandante, unico personaggio maschile del romanzo, tiene intrappolate queste giovani vergini abusando di loro. Sotto la costante minaccia di un “fuori” invivibile
e tossico, le ragazze vivono in un claustrofobico regime di malnutrizione
ed estreme privazioni, in quanto adepte, conducono un’ossessiva routine liturgica nell’attesa che i padri creatori le vengano a prendere per portarle nella costellazione di Orione, alla Porta del cielo: la felicità eterna.
In questa soffocante comunità Estrella, la più piccola, scopre in modo inquietante i misteri della pubertà e del risveglio sessuale. Attraverso esperienze spirituali inaspettate e oscure, inizia anche a mettere in discussione l’autorità e il difficile equilibrio tra il misticismo e la follia della sua micro- comunità. E quindi viene punita, relegata in un buco nel terreno, sola, con gli scarafaggi e le sue visioni da cosmonauta.
La porta del cielo è un’opera radicale, new weird, una storia di donne oppresse, costrette in ruoli imposti con la forza dell’ordine simbolico e fisico. In questo romanzo Ana Llurba crea una raffinatissima e sincera armonia tra femminismo e la letteratura di genere, tra ingenuità e crudeltà, soprattutto grazie alla narrazione dal punto di vista di Estrella. Nella cornice di un mondo al collasso
e dominato dalla violenza, Ana Llurba costruisce una rappresentazione del corpo, della sessualità e del femminile nella loro purezza originaria, nel loro affascinante osceno, in quella ferita così simile al dolore, all’istinto, a Dio. Immagini che fanno emergere l’umanità di quegli istinti e di quelle idee “vere” che la nostra modernità conservatrice ha completamente anestetizzato.
La porta del cielo è una delle opere più atipiche, rischiose e inquietanti pubblicate negli ultimi anni.