Garbine Muguruza vs Venus Williams 6-2 / 3-6 / 6-2
Ultimo quarto di finale che avrebbe potuto impreziosire le semifinali con la presenza di Venus, invece restituisce una Garbine performante su terra. Il match ha onestamente visto dominare la spagnola più di quanto dicano i tre set, anche se l’americana avrebbe potuto, ad un certo punto, raddrizzarla per intero.
Garbine Muguruza 7,5
Il chiaro tentativo è quello di brutalizzare l’avversaria, scende in campo violenta e incazzata come un ultras da stadio con addosso la voglia di rifarsi degli anni trascorsi in prigione. In effetti il primo set violenta la povera Venus, la schiaffeggia senza rispetto e con la sfrontata freschezza di un’età intensa. Primo set praticamente perfetto.
Nel secondo set i suoi demoni ubriachi decidono però che è arrivata l’ora del sabba e cominciano a danzarle nei pensieri offuscandole le intenzioni. La prima non entra più e le sberle si infrangono contro la sciagurata mancanza di lucidità e l’arruffata voglia di successo.
Alla fine però riemerge dai fumi di se stessa e fa suo un match che suo dev’essere e che solo lei potrebbe buttare via, ma oggi non è un buon giorno per sprecare.
Venus Williams 6
Esce di scena con la solita classe, quella che le riconoscerei anche se iniziasse a sputare e scoreggiare per il campo. Entra in campo e senza nemmeno avere il tempo di farsi venire voglia di rincorrere palline si ritrova sotto di un set, inebetita da colpi che la investono da ogni parte.
Nel secondo set ne viene a capo grazie alla furia sopita dell’avversaria e in apertura di terzo set va avanti di un break sorniona e indolente, ma alla fine deve cedere alla potenza devastante della giovane in giornata. Potrebbe fare di più? Ma no dai, ad un certo punto si mette pure a lottare sui punti, semplicemente non può nulla. Sperando sia un arrivederci Roma.