Se siete atei o agnostici ci avrete fatto caso, se siete credenti no perché vi sembra normale, persino logico. Che poi parliamo dei cattolici in Italia, perché se siete credenti di altre religioni ci avrete fatto caso ugualmente, ma fosse per voi probabilmente ribaltereste la situazione a vostro favore e non sposando una logica più stringente.
I cattolici, in Italia, pretendono che alcune cose siano scontate anche per chi non crede, come se la loro religione contenesse punte di tal buonsenso da poter amabilmente essere accettate da chiunque. Anche se non credi, non potrai non ammettere che…, che fastidio ti dà se…, è giusto che…; e seguono considerazioni che danno per scontata la tua approvazione, quando invece non c’è nessun automatismo perché tu dovresti darla.
Facciamo giusto qualche esempio pratico. Gli auguri di Natale e Pasqua: danno per scontato che facciano piacere anche a chi non crede. Perché mai dovrebbero farci piacere? Perché ci costringono a contraccambiare per buona educazione?
La bontà degli insegnamenti insiti nelle loro credenze: anche chi non crede dovrà convenire che il messaggio pasquale è positivo. Come se l’universalità che pretendono di arrogarsi venisse buona anche per gli altri e fosse quindi davvero tale.
La figura di Cristo va riconosciuta nella sua grandezza. Quindi, pur non credendo, dobbiamo raccogliere il messaggio di uno che, bene che vada, possiamo considerare un esaltato che si è creduto figlio di dio, quando noi veniamo puniti puntualmente per molta meno arroganza.
Sono solo alcuni esempi, il nostro messaggio di fondo invece è: non siamo come voi, non date per scontato nulla di quel che proviene dalle vostre credenze perché non ci appartiene e quindi non esiste un terreno comune sotto quell’aspetto. Quello che a voi sembra buonsenso a noi risulta superstizione; il vostro dio, la vostra spiritualità, le vostre regole, la vostra condotta di vita non ci coinvolge, fatevene una ragione.
Il vostro dio ci viene buono solo per bestemmiarlo, cosa che facciamo solo perché ce l’avete reso ingombrante fin da piccoli, altrimenti esprimeremmo la nostra ira in modo diverso. Noi cerchiamo di mantenere un buonsenso imposto non bestemmiandovi in faccia, veniteci incontro anche voi e non proiettate su di noi le vostre idee. Tutto quello che riguarda la vostra fede non è scontato per chi non ce l’ha, non deve piacervi, come a noi non piacciono le vostre favole dalle conseguenze così bigotte sulle nostre vite, dovete accettarlo.
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