Mi ripeto, ogni volta, nel dire che Jerez è speciale. Eppure, ogni volta, è così. Personalmente molto del viaggio di lavoro lo fa anche il posto in cui vado, che sì fa da cornice alle 12 ore di lavoro giornaliere, ma ha anche un ruolo. Perché la stanchezza c’è e dev’essere tempo di qualità anche quello che si passa fuori dal circuito. E a Jerez, potete starne certi, lo troverete.
Il caldo afoso estivo è stato il vero compagno fidato dei giorni appena trascorsi, così come il vento (ovviamente caldo, ma piacevole) delle serate, e con il grande pubblico presente in pista. È stato semplicemente – e banalmente – bellissimo rivedere gli spalti pieni, vedere il parcheggio delle moto che si riempiva a vista d’occhio, percepire la passione di migliaia di persone. Un po’ come il Mugello pre Covid, ecco l’atmosfera era precisamente quella. E chiaramente fa bene ai piloti, ma anche a noi che siamo all’interno del circuito e respiriamo tutto quello che ci circonda.
Potrei continuare a parlare dell’ambiente, ma andiamo al sodo. Pecco è tornato con una bella grinta, una grande determinazione, una convinzione speciale che gli ha permesso di prendere i rischi sul finale e andare a conquistare una vittoria molto, molto importante. Dove l’anno scorso vinse in scioltezza, è tornato, ovviamente per restare. Le due KTM ufficiali gli hanno dato un bel filo da torcere e ci hanno regalato un grande spettacolo. Vogliamo poi parlare del ritorno di Dani (Pedrosa)? Incredibile, superlativo, Maestro. 38 anni a settembre e ha chiuso settimo senza avere tra gli obiettivi quello di stare davanti. Chapeau. Mi aspettavo qualcosa in più dall’Aprilia, per loro solo un podio in quattro GP. È solo questione di tempo…
Concludo citando la Moto3, che mi ha fatto proprio divertire. Pochissime cadute, zero incidenti multipli. Tutti spagnoli in lotta per la vittoria fino all’ultimo, poteva vincere chiunque e ci hanno provato fino alla fine con correttezza e determinazione. Decisamente bello!
Le 3 cose belle del GP di Spagna
La prima forse è scontata, alla seconda ci potete arrivare, le terza non ve l’aspettate…
– il ritorno di Dani
– la grinta di Pecco
– la cerveza a fine giornata